Un Giardino Segreto in città
Questa è la storia del trapasso di una credenza fra le tante. Forse la peggiore. Quella secondo cui “non possiamo” perché “non abbiamo”. Ho sempre desiderato un giardino segreto ma… il giardino ancora non ce l’ho! E intanto il tempo passa e và. Chi lo dice che non si possa avere tutto anche in questa vita. Non è detto che nella prossima io abbia la passione per il giardinaggio. Giusto?
Così l’anno scorso, in marzo, ho deciso che lo avrei realizzato lo stesso. Sul terrazzo!
Uno schiaffo a tutti quei desideri che credono di non poter essere realizzati. Solo perchè non sono conformi a un’idea schematica. Così ho fatto occhietti dolci all’angolo più appartato di questi 38 metri quadrati lunghi e stretti. L’angolo più sfigato perchè adibito a ripostiglio. Nemmeno i gatti ci andavano.
Una stanza tutta per sé
Come lo definirebbe una scrittrice inglese che amo tanto… Ma con il cielo come soffitto. Quella congiunzione perfetta fra l’interno di una casa e l’infinito. Fra quello spazio di raccoglimento proteso verso l’immaginazione più intima di una stanza, e uno zampillo improvviso verso l’esterno che non teme nessuna rivelazione. Dove la rigidità di quattro pareti di austero cemento diventano quattro paraventi di foglie e fiori. Dove di orizzontale c’è solo il pavimento, che solo per caso non è prato o sottobosco. Perchè tutto il resto è verticale. Sono rami come braccia sfreccianti verso le nuvole. Per catturarne l’essenza e prenderne a prestito un po’.
Tutto si crea prima nel parallelo
No… non sto parlando di circonferenze immaginarie che passano intorno al pianeta. Mi riferisco a quel piano invisibile che ci accompagna nelle nostre vite. Dove tutto viene creato. Prima di trasformarsi in materia e in quella che definiamo realtà. E a crearlo siamo noi.
È lì che è nato davvero il mio Giardino Segreto. È il suo stadio embrionale. Senza il quale non si sarebbe mai sviluppato e non sarebbe mai nato. Lo devi prima “concepire”. Quindi. Se vuoi anche tu un giardino segreto in città. Te lo devi prima immaginare. Non nella mente.
Quando il suo cuore comincia a battere, prendi carta e matita e inizia a progettarlo lì. Quella sarà la sua vera nascita.
Non hai il terrazzo? Ce l’avrai un balcone…
Non serve avere un terrazzo grande per ricavare un Giardino Segreto. Ho creato un vademecum per la realizzazione di questi angoli magici, dove ho inserito molte immagini di spazi molto piccoli, di balconi da sogno. Quasi il balcone si presta addirittura di più. Soprattutto se il tuo appartamento ne ha più di uno. Sceglierai quello in cui accederai tu soltanto. Sarà un accesso perfetto, dall’interno di casa alla stanza che dà sul cielo.
Il vademecum lo troverai sul mio profilo Instagram. qui
Il Giardino Segreto come laboratorio di ricerca…
interiore. Di raccoglimento. Contemplazione. Ma è anche luogo di Trasformazione. È lì che trasmutiamo la nostra frenesia quotidiana in una vibrazione armoniosa. Offriamo l’ansia alle piante intorni a noi. Che così come fanno con l’anidride carbonica barattata con l’ossigeno, ce la rendono purificata e sotto forma di una nuova sostanza. La gioia di esistere. Nel nostro Giardino Segreto torniamo a essere ciò che eravamo un tempo. Alchimisti.
Laddove ricreiamo ciò che può somigliare a un piccolo bosco, ci viene resa la purezza di visione. Ci possiamo spogliare dell’identificazione di sempre. Possiamo lasciare fuori da quella soglia tutto. Il nostro nome e cognome. La nostra provenienza. Tutto. Nel Giardino Segreto sei solo più l’essenziale. Il figlio della Grande Madre. Delle vette e degli oceani.
Il tempio della non fissità
Questo avverrà aldilà della tua volontà. Per il solo fatto che le piante non sono fisse. Cambiano il loro aspetto di mese in mese, di anno in anno. E tu sei invitato in questa danza. L’accumulo è nemico in questo luogo. Perchè nessun’anima ama gli accumuli. E il tuo Giardino Segreto ha anche lui un’anima. Qui tutto fluisce. Il tempo insieme a te. I libri che leggerai. La dedizione verso te stesso. Gli oggetti.
Ma non farne un bazar di cose che ti piacciono. Dai priorità alla presenza delle piante. Almeno al 70%. Ricordati sempre che è un giardino prima di ogni altra cosa. Gli incantesimi che avverranno al suo interno, sono dovuti in larga parte a sostanze biologiche. Come i Terpeni. Che le piante ti regalano per farti stare bene.
Sin dall’inizio comincia a fotografarlo. Fallo ogni mese e poi di anno in anno. Quando riguarderai quelle immagini vedrai te stesso. Come ti sei permesso di fluire anche tu.
Qualche link
Non mi sentirai mai chiamare il mio Giardino Segreto con la traduzione inglese. Adoro le lingue straniere e le ho studiate, ma. Preferisco riferirci alla nostra bella lingua madre. Tuttavia ho fatto una ricerca usando la parola chiave Secret Garden, per trovare un po’ di cose interessanti da suggerirti.
- Il romanzo dell’autrice inglese Frances Hodgson Burnett del 1911
- Il primo film del 1993, diretto da Agnieszka Holland. Qui il trailer
- Il film bellissimo diretto da Marc Munden, del 2020
- Un duo musicale, dalle giuste atmosfere. Eccoli qui, i Secret Garden
- Il pezzo di Bruce Springsteen